lunedì 1 gennaio 2007

Pazienza e Solitudine – Il Coraggio di Osare, di Andrea Bonato

…la corsa è  “PAZIENZA E SOLITUDINE”...ma da oggi anche IL CORAGGIO DI OSARE !

Il PASSATORE non è una corsa...per me fin dall’inizio è stata una “SFIDA  intima personale”...un tarlo che si è insediato nella testa 2 anni fa.

Fermo per una sciatica che non mi dava pace, i compagni ti dicono “dai, non mollare, vedrai che tutto passa...”, ma la sciatica è qualcosa che ti accompagna SEMPRE, è sempre LI’ e  quando decide si fa sentire, ti fa male...ti fa sputare nero !!

Non potevo illudermi e continuare ad insistere...allora ricordo un vecchio proverbio cinese che  dice: “se il tuo nemico è più forte...fattelo amico”. Quindi cambio strategia, basta velocità, basta forzare, decido di controllare questo dolore...di non provocarlo, ma “accarezzarlo”, farlo amico, così da lasciarmi fare quello che più mi piace: CORRERE!

Era il 2012: ad una premiazione degli OLL SCARS al palazzetto, il presidente premia Massimo Bonato e Francesco Zamuner, eroici nell’aver portato a termine questa sfida.

Non li conoscevo, ma già nutrivo ammirazione per quello che avevano fatto. Ci posso riuscire? Sono così TENACE? Saprò essere SEVERO negli allenamenti? Ho il CORAGGIO di osare?

In quel momento mi sono promesso: se VINCO la sciatica e sto bene questo sarà il mio obiettivo...100 KM...il PASSATORE e la sua storia!

....invece questa è la mia storia, il mio Passatore...

Non seguo tabelle, come al solito faccio d’ISTINTO, corro e basta, con il solo imperativo di allenare la resistenza, resistere, resistere, resistere...

... gennaio, febbraio...tutto fila liscio fino a metà marzo, poi CRACK...dannata sciatica di nuovo fermo 20 giorni. Corro, corricchio, energie, motivazione, umore...zero meno di zero...il sogno sta svanendo...non erano più 100 km, diventavano sempre di più...una montagna 1000...10000 km, non riuscivo a darmi pace...inizio a realizzare che dovrò rinunciare, ma la mente non vuole accettare...manca ARMONIA tra corpo e mente, capisco che non c’è unione!

OK faccio di testa mia ACCETTO lo stop forzato, mi chiudo in me stesso, dormo riposo e tanti integratori...dormo riposo e tanti integratori , non voglio nessuno intorno a me, amici clienti, fuori da tutto...il minimo necessario, DEVO raccogliere le ENERGIE !

Ai primi di aprile riparto...corro corricchio...nuova energia pulsa dalla pelle...le gambe stanno bene, l’osteopata mi mette in piedi e mi dice “vedi tu...” e come al solito decidiamo noi RUNNERS dei nostri mali...faccio un lunghissimo di 58 km...alla fine sono stremato, non mi sono mai spinto fino a questo limite, e pensare che è solo la metà…la gamba regge e la TESTA di più ancora...3 settimane alla partenza, il solco è segnato, NON SI TORNA PIU’ INDIETRO...SI VA!!!

IL GIORNO dello START. Il sabato mattina prima di partire abbraccio e do un bacio al mio bambino Matteo (5 anni) e gli dico  “vado a fare una corsa lunga  lunghissima, 100km...100.000 mt!!!” il mio bimbo mi risponde “Ma PAPI 100.000  è tantissimo, è “un miardo”, ricordati di portarmi la medaglia...promesso PAPI?!!”. Con questa promessa son partito, il cuore pieno di energia e soprattutto  in ARMONIA!

Il mio obiettivo non era velocità, calcoli dei ristori, passo al km, niente di tutto questo...VOLEVO E SAPEVO CHE SAREI ARRIVATO, VOLEVO E SAPEVO CHE SAREI ARRIVATO, Punto !!!!!!!
(sinceramente avevo fatto un patto con il diavolo , di lasciarmi stare la sciatica della gamba sinistra e che un “fioretto” l’avrei fatto!).

La sfida è iniziata dopo il passo della Colla...sapendo di aver già fatto 50 km, le gambe stavano bene...ma soprattutto la testa...in ARMONIA...metto la foto di mio figlio Matteo sotto la maglia e VIA...corro senza stanchezza fino al 70 km...non mangio più niente, lo stomaco è chiuso...solo brodo e the...solo brodo e the...ma senza zuccheri i muscoli iniziano a torcersi, a gonfiarsi, a pulsare in posti che non conoscevo...i crampi iniziano...meglio rallentare e camminare di più, scopro un cielo stellato che fin prima MAI AVEVO VISTO, anche le cose più banali diventano Importanti, le immagini e i ricordi ogni cosa bella della mia vita girano come turbine nella mente producono energia per le gambe...erano le 3.30 e mancavano meno di 10 km....ero certo di arrivare...più ci pensavo più nasceva nuova energia...in quei momenti ho capito il perché di questa sfida...la mia anima “irrequieta”  trova pace solo nelle condizioni limite per me...di alzare sempre l’asticella della vita…di pretendere qualcosa in più...la fortuna di avere 1 VITA e la fortuna di poterla sfruttare al meglio, dandogli SEMPRE un SENSO...SEMPRE UN SENSO...IO LA CHIAMO “IL CORAGGIO DI OSARE“.

Questa esperienza ha ulteriormente forgiato la mia anima, la forza di non mollare mai, non ci sono ALIBI, sei solo TU E TE STESSO, non puoi mentire...e se lo fai...non arrivi alla fine, questa è una regola di VITA questo è il significato di una 100 km !

L’arrivo è stato tiepido, senza folla...ma la GIOIA IMMENSA ERA ED E’ DENTRO DI ME!

Dedico a me stesso,  a mio padre che è stato la stella polare, al mio bambino Matteo a cui ho mantenuto la promessa, a mia moglie e gli amici della montagna che mi hanno sostenuto fin dalla vigilia (Claudio, Stefano, Max, MAXblogger, Silvano, Fabio...etc) ad ALESSANDRO il toscano...persone troppo importati per me.

Grazie ai 4 MOSCHETTIERI...Massimo – Franckzam – Franckbrus...ci siamo accompagnati in questa avventura...divertendoci !

....e adesso una altra sfida mi aspetta...Il monte BIANCO!!

grazie...grazie...grazie

Olà  a tutti!

Andrea BONATO

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