lunedì 1 gennaio 2007

Un PB amaro, di Cristian Fuser

E' difficile da raccontare, perché mi lascia in bocca quel sapore dolce amaro del quale non puoi essere soddisfatto al 100%, ma del quale non ti puoi neanche lamentare troppo.
La mia Firenze Marathon comincia l'ultima settimana di agosto, una rincorsa di 3 mesi, fatta di 670 km di allenamenti, nel mezzo dei quali ottengo il mio best nella mezza e raccolgo ottime sensazioni sul mio stato di forma.
Parto alla volta di Firenze il venerdì mattina, all'Expo direttamente nel pomeriggio per il ritiro del pettorale, così tutte le pratiche burocratiche sono completate. Sabato alternato tra turismo e riposo, cena tranquilla e alle 10 sono già a letto. Ormai so che la nottata precedente le "grandi" competizioni mi faccio prendere dalla tensione, quindi sfrutto il primo filo di sonno e mi addormento. Mi risveglio alle 2, con la sensazione di aver dormito tantissime ore...poi dormiveglia fino alle 6.10, ora della sveglia. Bagno, colazione e poi esco per un breve riscaldamento: è bellissimo vedere Firenze un po' prima dell'alba (perché è ancora buio), giro attorno al Duomo, affiancato dalle transenne che i volontari stanno finendo di piazzare sul percorso. Qualche goccia di pioggia, caldo. Allunghi e rientro in camera. Bagno e vestizione con gli indumenti scelti per la gara. Alle 7.30 sono in strada con Ottavio per raggiungere la zona partenza. Mi chiama subito Alberto, fortunatamente in orario con il treno, con il quale mi trovo in partenza per dargli il pettorale che gli ho ritirato venerdì. Tappa bagno, consegna borse e via in griglia, con Ottavio e Alberto, Ermete non si vede in quella folla di gente. Mezz'ora da attendere prima del via, si chiacchiera, si smorza la tensione, non piove, ma l'umidità è altissima. No buono.
Alle 9.20 finalmente si parte!! La mia ultima maratona è targata Venezia 2013, per cui è più di un anno che non provo queste emozioni...passo sotto la linea di partenza con un paio di minuti di ritardo rispetto allo sparo, molto lentamente vista la marea di gente e, dopo 20 metri, fermi!! Sì, proprio fermi! Un ingorgo immagino...si riprende dopo qualche secondo, qualche decina di metri ancora e...fermi!! Di nuovo!! Poi fortunatamente si parte e si può cercare il ritmo. Primo km di conseguenza andato con un ritmo più alto di quello stimato da tenere in gara, ma decido di andare cauto e non cercare di colmarlo subito, pertanto mi piazzo alla mia andatura fissata e cerco di godermi la corsa.
Punto i palloncini delle 3h45' e penso che non ci metterò molto a sorpassarli, visto che il mio obiettivo è ben sotto quel tempo, ma in realtà, mi trovo accodato a loro tenendo il passo che ho prefissato, quindi deduco che stiano andando ben oltre il ritmo che dovrebbero tenere...infatti mi ci vogliono 12 km per sopravanzarli!
I km proseguono bene, tengo il ritmo senza fatica, mi guardo attorno per gustarmi i luoghi in semplice attesa del 30esimo km e oltre, dove si accenderà la gara. Memorabile il passaggio in prossimità di ponte Vecchio, un po' prima di metà gara, dove una folla incredibile incitava il passaggio dei runners!!
Al passaggio della mezza sono in ritardo di un paio di minuti rispetto al tempo stimato. Non me ne preoccupo, sono concentrato a tenere il ritmo per poi giocarmela nel finale di gara.
Attorno al 30esimo siamo nella zona dello stadio, non granché questa parte di percorso, ma cominciamo ad entrare nel momento clou. Mi sento abbastanza bene, a parte qualche dolore al basso ventre non meglio identificato e al fianco destro, ma che scompare dopo che al ristoro ho bevuto un bicchiere di sali minerali. Il ritmo rallenta un po', comincio a sentire la fatica e l'umidità non mi aiuta (già visto in altre competizioni). Arriviamo però nel momento più bello della gara, perché stiamo per arrivare in centro! Al 35esimo km le sensazioni sono ancora discrete, incontro Angela che mi carica, è insieme ad Aldo che mi filma e che mi dice che Ermete ed Alberto sono avanti solo un paio di minuti (mi dirà poi anche che mi ha visto più fresco degli altri...). Siamo giunti al momento che aspettavo e che fa decisamente da spartiacque: o ne hai, o cerchi qualche espediente per venirne fuori. Qualcosa ho, o almeno mi sembra...dovrei aver risparmiato nei km precedenti per non buttare via tutto ora...ma le gambe si fanno pesanti ed i km diventano sempre più lunghi! Al 36esimo mi raggiunge Ottavio, tiene un gran bel passo, che io non ho e quindi lo perdo...progressivamente decelero...le 3h40' sfumano come obiettivo, devo purtroppo raschiare il fondo per venirne fuori, cosa che volevo assolutamente evitare ed ero convinto di riuscire a fare. In prossimità del ponte Vecchio mi raggiungono i palloncini delle 3h45', se riuscissi a rimanere con loro sarebbe una gran cosa, ma non riesco a tenere neanche il loro passo...piano piano mi sta scappando anche l'obiettivo delle 3h45'! Accidenti!! C'è comunque ben poco da fare, c'è da stare tranquilli e dosare quello che rimane...cosa che faccio e non penso ad altro. Mi godo le ali di folla che mi circondano in piazza della Signoria, in piazza Duomo...40esimo km e ristoro, proseguo a ritmo blando, cartello del 41esimo km e mi viene da ridere pensando che anche qui Ermete si sarà fermato a fotografarlo, come fa d'abitudine. Nuovo passaggio sul viale della partenza e scorgo una scena strana, probabilmente non sono nemmeno così lucido per comprenderla: dei volontari con dei teli bianchi circondano una zona, ambulanza vicina...(R.I.P. Luigi). Proseguo sul Lungarno, passaggio davanti alla biblioteca, ormai è finita, ingresso trionfale in piazza Santa Croce, tifo alle stelle! E' fatta! Non come voluto e preventivato...ma vogliamo buttare via un personal best, che migliora il precedente di 9 minuti???

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